Bharatiya janata party, il programma del partito indiano

Ashit Vora, il politico su cui ho scritto la mia tesi, appartiene al Bharatiya Janata, un partito indiano costituito nel 1951 e oggi uno dei due principali partiti politici indiani. Ecco qualche accenno sulla sua ideologia e storia, che ovviamente trovate approfonditi nel mio libro.

Come nasce il BJP

Il BJP, che sta per Bharatiya Janata Party, è stato fondato nel 1980 e prende le mosse dal partito politico indiano Bharatiya Jana Sangh, fondato nel 1951 da Shyama Prasad Mukherjee. Tra il 1998 e il 2004 ha governato ininterrottamente il paese in coalizione con altri partiti, con primo ministro Atal Bihari Vajpayee. Successivamente è stato il più grande partito di opposizione rispetto al Partito del Congresso Indiano, guidato da Sonia Gandhi, fino al 2014. In quell’anno, il BJP è tornato al potere con il leader Narendra Modi ma nel 2021 ha riportato diverse sconfitte nelle elezioni locali. In molti hanno letto questo crollo come una risposta degli indiani alla gestione catastrofica della pandemia di Covid ad opera di Modi.

Nonostante questo, oggi il BJP è non solo il partito indiano con il maggior numero di iscritti ma anche il primo al mondo per numero di iscritti: parliamo di ben 180 milioni di tesserati!

Inoltre, dal 2022 è anche il partito politico indiano maggiore per rappresentanza nel parlamento indiano e nelle legislature.

L’ideologia del BJP

Il BJP è un partito storicamente di destra, ancorato a posizioni nazionaliste e tradizionali.

Cerchiamo di semplificare punto per punto quella che è un’ideologia complessa e per certi tratti estranea alla nostra concezione occidentale. L’umanesimo integrale è l’ideologia ufficiale del partito, teoria che è stata formulata nel 1965 dal politico indiano Deendayal Upadhyaya.

  • Nazionalismo culturale. La cultura indiana è al centro e deve essere protetta dall’occidentalizzazione, in un processo che va oltre la religione.
  • Codice civile uniforme. Le leggi devono essere applicate in modo uniforme nei confronti di ogni cittadino, indipendentemente dalla religione personale. Questo andrebbe a sostituire le leggi attualmente esistenti, che cambiano a seconda della comunità religiosa di appartenenza.
  • Atteggiamento ostile verso i musulmani, che rappresentano una minoranza nel paese. In particolare, il partito è ostile all’immigrazione dei musulmani dal Bangladesh, che viene definita illegale.
  • Ostilità verso l’omosessualità, che il partito ritiene innaturale. Per questo il BJP si è dichiarato favorevole al ripristino della sezione 377 del Codice Penale Indiano che criminalizza l’omosessualità.
  • Test nucleari. La politica estera è molto aggressiva, tanto che il partito ha promosso test su armi nucleari e ha utilizzato metodi molto violenti per sfrattare gli immigrati (utilizzando anche armi).
  • Prevenzione del terrorismo. Il partito ha approvato una legge che è stata definita come uno sforzo per migliorare la risposta del governo alle attività terroristiche. Questa legge è stata criticata perché rappresentava una violazione delle libertà civili.
  • Protezionismo. In fatto di economia, l’atteggiamento del partito è apertamente ostile nei confronti del libero scambio e sono stati imposti numerosi blocchi al libero commercio. Alla base c’è la convinzione che l’India possa essere autonoma.

Parlando di politica recente, è stata molto criticata a livello internazionale l’astensione del governo Modi sulla risoluzione 2623 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite , che condannava l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *